ASSOLUZIONE in relazione ad una infamante accusa a carico di personale sanitario

Si è rivolta allo studio una professionista ospedaliera nei cui confronti la Procura muoveva l’accusa di aver spiato dei dati sensibili di un paziente, anche medico.

La prospettiva era di affrontare un processo con una pena che – considerati i requisiti soggettivi dell’imputato – partiva da tre anni di reclusione, sino ad un massimo di otto anni.

L’attività difensiva ha portato il Tribunale a disattendere la tesi accusatoria e a pronunziare una sentenza, in sede di udienza preliminare, di non doversi procedere con la celebrazione del dibattimento in ragione della non sostenibilità della tesi della Procura, accogliendo – viceversa –  del tutto la tesi difensiva.

ASSOLUZIONE per operazioni boschive in zona sottoposta a vincolo

Il Presidente di una Regola del Comelico veniva tratto a giudizio penale in relazione ad asseriti abusi connessi ad operazioni di esbosco: tutelato dallo studio è stato completamente scagionato.

I MOTIVI DEL REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA

SPRAY AL PEPERONCINO

Si rivolge allo studio una persona che, in seguito ad una lite, subisce un’aggressione che si concretizza infine in una spruzzata di spray al peperoncino sul viso: scatta la denuncia e il successivo processo penale che vede il soggetto offeso tutelato come parte civile: ottiene il risarcimento del danno morale nonchè una condanna penale, in capo all’imputato del fatto di reato, ad un anno di reclusione.

ASSOLTO AGENTE DI POLIZIA MUNICIPALE

Da anni si protraeva un processo penale in capo ad un agente di polizia municipale, reo – secondo la Procura – di non aver denunciato un reato di guida in stato di ebbrezza, pur avendo ricevuto possesso della certificazione medica che attestava in capo ad un soggetto coinvolto in un sinistro stradale la positività alla presenza di alcol nel sangue.

La questione sollevata dalla difesa, seguita da questo studio, si articolava nella circostanza che la conoscenza del fatto, e la presa visione del certificato medico, erano stati del tutto casuali e non connessi all’accertamento del sinistro.

Nonostante la richiesta di condanna della Procura, l’agente è andato assolto.

CANE MALTRATTATO: l’Associazione che se ne cura otterrà il risarcimento dei danni

Il povero animale viene trovato in fin di vita, in una situazione definita agghiacciante, legato, costretto a pestare le proprie feci, malnutrito.

La  proprietaria aveva chiamato il veterinario per far sopprimere la bestiola, ma fortunatamente l’epilogo è stato diverso: è stato affidato ad un’associazione che l’ha curato e rimesso in salute.

La precedente proprietaria è stata accusata di maltrattamento e l’Associazione – rivoltasi allo studio – ha ottenuto dal Giudice il riconoscimento del diritto ad un risarcimento  concreto.

COSTA CARO IL COMMENTO INADEGUATO SU TRIPADVISOR

Un avventore si reca in un locale della Provincia e riceve un servizio che reputa inadeguato. Censura pubblicamente la cameriera pubblicando un commento negativo molto pesante e ingiustificato, congiuntamente ad una foto carpita a sua insaputa. La cameriera seccata si reca presso questo studio e chiede tutela. La vicenda finisce in tribunale e si conclude con un accordo risarcitorio e una sentenza di non doversi procedere oltre penalmente per intervenuta remissione della querela.

 

Fallimento ALLES srl, c’è un responsabile

Un responsabile accertato nel primo grado di giudizio penale per bancarotta fraudolenta a carico degli ex amministratori: il Fallimento, costituitosi  parte civile attraverso lo studio, ottiene una pronunzia risarcitoria sotto il profilo del danno patito a causa della condotta dell’ex  amministratore.

OMESSA DENUNCIA?

Nei guai un agente della polizia municipale per non aver controllato e quindi denunciato la quantità di alcol presente nel sangue di un automobilista coinvolto in un incidente, sul presupposto che il medesimo sinistro veniva rilevato anche dai Carabinieri…ne assumiamo la difesa.

LITE all’esterno del bar

Talvolta si parte con le intenzioni di sorseggiare una birra e si finisce per litigare: le conseguenze possono essere poco piacevoli allorchè si subiscono lesioni, minacce e danni all’auto, come è accaduto nel caso specifico: necessario l’intervento del legale per ottenere un risarcimento.